IRCCRO_24183 - Curare la relazione di cura
Premessa
La formazione universitaria degli operatori sanitari è generalmente carente in ambito comunicativo-relazionale. Nel contesto oncologico, dove frequentemente si è costretti a confrontarsi con le proprie emozioni e con quelle del paziente, questa carenza viene avvertita maggiormente. La comunicazione infatti riveste un ruolo imprescindibile sia per l'umanizzazione delle cure, sia per instaurare la fiducia necessaria alla costruzione dell'alleanza terapeutica, all'aderenza ai trattamenti e all'eventuale arruolamento dei pazienti nei protocolli di ricerca. A differenza di quanto spesso si è portati a credere, non si tratta di "doti naturali", ma di "competenze" che, come tali, si possono apprendere e si affinano attraverso l'esercizio e la riflessione guidata. Durante il corso sarà dato il giusto spazio ad esercitazioni pratiche attraverso role-playing di situazioni cliniche nelle quali sono state sperimentate difficoltà comunicative da parte dei partecipanti.
Obiettivi formativi e descrizione dei contenuti
Struttura del Colloquio in Medicina: l'argomento sarà affrontato evidenziando le differenze tra il colloquio professionale e la comunicazione sociale, la descrizione delle fasi che lo caratterizzano, con gli obiettivi da perseguire e le competenze comunicative necessarie per ognuna di esse. Ascolto e Riformulazione: il presupposto primario per una comunicazione efficace è la capacità di Ascolto. L'Ascolto attivo è una forma di ascolto profondo, finalizzato alla comprensione dell'altro e dei suoi bisogni psicosociali. Implica conoscenza di sé, uso consapevole del proprio linguaggio non verbale e attenzione agli aspetti verbali e non verbali della comunicazione dell'altro. Inoltre, richiede atteggiamenti di accettazione, rispetto, interesse e utilizzo di tecniche comunicative, domande, riformulazione, ecc.. La Riformulazione è una delle abilità più efficaci dell'ascolto attivo e permette che si realizzi una comprensione reale e profonda. Consiste nella ripetizione di ciò che il paziente ha detto, utilizzando parole diverse; contiene una elaborazione/interpretazione da parte di chi ascolta, sia dei contenuti sia dei vissuti. La riformulazione dei contenuti aiuta a far chiarezza, la riformulazione dei vissuti da sollievo e fa sentire compresi. È utile anche a chi ascolta per verificare la propria comprensione. Empatia: in oncologia, le intense reazioni emotive dei pazienti conseguenti allo sconvolgimento nel quale si vengono a trovare inducono forti emozioni nell'operatore sanitario, il quale è indotto, più o meno consapevolmente, a utilizzare meccanismi difensivi che lo allontanano dalla capacità di comprendere e di essere empatico. L'Empatia indica la capacità di percepire l'esperienza altrui, di vedere e percepire il mondo dal punto di vista dell'Altro, mantenendo la necessaria lucidità e la consapevolezza dei confini tra sé e l'altro. Non è una capacità spontanea ma un atteggiamento di fondo che può essere appreso e sviluppato attraverso abilità quali l'ascolto e la riformulazione dei vissuti. Il fine dell'empatia è sia far sentire l'Altro compreso sia proteggere l'operatore dalla identificazione. La capacità empatica dell'operatore sanitario è centrale per la gestione della reazione emotiva del paziente e da essa dipende in buona parte la qualità percepita dell'assistenza e il benessere personale.
Obiettivo Formativo Codificato
Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure
Struttura e metodo
Incontro residenziale suddiviso in due giornate (12 ore)
Destinatari
• Infermiere
• Medico chirurgo
• OSS
• Profilo Assistenziale NO ECM
• Profilo in FORMAZIONE
• Tecnico sanitario di radiologia medica
Crediti
Tipo Accreditamento: Regionale
Crediti approvati: 19.2
Modalità d'iscrizione
Quota di iscrizione per esterni (€): 0.00
Documenti
Nessun documento disponibile
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