IRCCRO_25137 - Aggiornamenti per Medici Medicina Generale
![]() Le malattie dell’apparato gastrointestinale comprendono condizioni patologiche che il medico di base si trova a gestire con notevole frequenza nella pratica quotidiana. Il loro corretto inquadramento, sia dal punto di vista clinico che terapeutico, risulta pertanto di fondamentale importanza per applicare un trattamento adeguato ed efficace. Particolare importanza riveste la diagnosi differenziale che trova, nell’interazione fra Medico di Medicina Generale e Specialista, un momento importante non solo da un punto di vista assistenziale, ma anche epidemiologico. L’applicazione pratica dei tests di fisiopatologia digestiva e l’appropriato utilizzo delle metodiche endoscopiche sia diagnostiche che terapeutiche è di fondamentale importanza per una gestione corretta del paziente con patologie oncologiche dell’apparato digerente. ![]() Al termine del percorso, i medici partecipanti avranno sviluppato maggiori conoscenze nell’ambito di: 1) Nuove tecniche endoscopiche : il progresso delle tecnologie di imaging fornisce oggi all’endoscopista la possibilità di identificare le lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche in stadio precoce e si spinge fino a poter ottenere immagini sub-cellulari e molecolari degli strati superficiali della parete gastrointestinale. Le potenziali applicazioni nello screening e sorveglianza delle precancerosi rende ragione dell’enorme interesse speculativo in queste nuove tecnologie di analisi spettroscopica e di imaging superficiale. 2) Identificazione dei gruppi a rischio: la prognosi delle neoplasie gastrointestinali dipende in maniera critica dallo stadio della malattia al momento della diagnosi. Qualunque sforzo per migliorare la diagnosi intraluminale in gastroenterologia deve mirare alla identificazione di queste neoplasie nello stadio più precoce possibile. La maggior parte delle lesioni neoplastiche precoci ha un aspetto non protrudente che è simile per le lesioni pre-maligne e maligne. Aumentare l’accuratezza della diagnosi endoscopica e predire l’istologia di una lesione in situ prima della biopsia (biopsie ottiche) è oggi possibile grazie ai progressi dell’imaging endoscopico il cui presente e/o prossimo futuro è focalizzato su due aree principali: le tecniche di analisi spettroscopica (light technology) e le tecniche di imaging superficiale (surface imaging). 3) Esecuzione di enteroscopia con videocapsula: il tenue rappresenta più del 90% della superficie intestinale, ciononostante i tumori del piccolo intestino sono rari e spesso diagnosticati in fase avanzata con una sopravvivenza media a 5 anni del 40%. La reale incidenza, però, è misconosciuta per la difficoltà nella diagnosi di neoplasie in un organo difficilmente raggiungibile con i comuni presidi diagnostici. Con i metodi diagnostici tradizionali i tumori rappresentavano l’1-2% dei tumori del tratto gastroenterico. Con l’introduzione della Videocapsula la prevalenza dei tumori tra 1.551 pazienti era del 5.4-8.9% Le indicazioni per la videocapsula che hanno permesso di diagnosticare una neoplasia erano: sanguinamento GI oscuro, anemia sideropenica, dolore addominale, diarrea cronica, lesioni all’Rx tenue. La diagnosi con videocapsula era raggiunta dopo una media di 4.6 esami strumentali negativi. In complessivi 7 studi con 269 pazienti in 8 la diagnosi di tumore era posta sia con videocapsula che con push enteroscopy, in 3 solo con videocapsula e in 3 solo con push enteroscopy. Particolare interesse ha lo studio del tenue nei pazienti con neoplasie neuroendocrine del tratto GI, nei linfomi e nella valutazione del danno dopo chemioterapia. ![]() Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura ![]() Incontri periodici di gruppo e/o sottogruppi in presenza o da remoto. ![]()
• Medico chirurgo
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Tipo Accreditamento: Regionale
Crediti approvati: 10.0 ![]() ![]()
Quota di iscrizione per esterni (€): 0.00
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